Interno SG.09
L’intervento nasce dal recupero di un appartamento degli anni ‘70 di uno stabile residenziale, collocato in un comune ai margini della città, con l’obiettivo di adeguare gli spazi alle esigenze dei nuovi proprietari, senza stravolgere la collocazione originaria degli ambienti.
Uno schema funzionale “rigido” che ripartisce 105 mq in una zona giorno, composta di un salone d’ingresso con annessa cucina e una zona notte con due camere, doppi servizi e un piccolo studio, concepito come un luogo di rifugio per il capo famiglia. Con la committenza si decide di semplificare al massimo le scelte riguardanti i materiali che comporranno l’interno, basando il tutto sulla “solidità” del travertino laziale e “la morbidezza estetica” dell’acero naturale.
Il primo costituisce la pavimentazione della zona giorno e dei bagni compreso i rivestimenti, il secondo quello dell’intera zona notte. Si tratta di una scelta di sintesi che mi consente di concentrare tutta la libertà creativa offertami dalla committenza nella decorazione dei soffitti, creando cosi giochi di contrasto per ogni singolo ambiente, dove all’essenzialità di materiali e superfici verticali si contrappongono azzardati decori per il soffitto.
– Una piastra galleggiante con ampie bucature circolari da cui pendono sfere in vetro satinato di diverso diametro è il sistema scelto per il soffitto del salone, materializzando cosi l’idea di congelare nel tempo il lancio di sassi nello stagno.
– Una piastra rigida ed essenziale per l’ambiente cucina, a sottolineare con diversi effetti di luce le scelte decorative della parete destinata agli arredi, in cui si fondono una moderna carta verniciabile e un sistema di rivestimento fatto di maioliche dal gusto retrò.
– Due piastre idealmente piegate dal peso della trave in cemento armato lasciato a vista, per il disimpegno, dove una ricca carta da parati floreale ha il compito di catapultare il visitatore verso un bosco immaginario fatto di luci e colori.
– Una fascia continua che accompagna il perimetro della camera matrimoniale rileva con la luce un’incisione di rose stilizzate, dove il contrasto tra il bianco satinato e il bianco lucido dona all’ambiente un’atmosfera romanticamente moderna.
– Una piastra frammentata dalla trave a vista per lo studio, dove una cascata di bottoni in madreperla colorati sdrammatizza la destinazione d’uso dell’ambiente.
– Una griglia di tre colori pastello a contrasto che scivola dolcemente sulle superfici verticali decora la camera destinata al bambino.
Un intervento che ha segnato nel bene e nel male il mio percorso professionale, esempio delle profonde difficoltà che s’incontrano nella realizzazione di un interno in un territorio “difficile”, dove alla dedizione che ha guidato la composizione del progetto, accolto con fiducia della committenza, si contrappone l’inadeguatezza dell’impresa esecutrice che come spesso accade trasforma un progetto in un’occasione personale di speculazione economica. Il risultato, perfettamente in linea con “l’esplosione creativa del momento”, riesce comunque a cancellare il ricordo del complesso percorso di realizzazione, che oggi lascia spazio agli scenari immaginati per i singoli ambienti.
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Committente: Privato
Anno: 2009
Lavori di falegnameria: Roberto Iannaco
Partner Tecnici: Puca & Terracciano marmi , Barretta & C, Immagini arredamenti,Studi Pi
Fotografie di Francesco Verde – Free Reflex