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Siamo in via Orazio, nella Napoli residenziale, tra i palazzi dell’espansione edilizia degli anni 60/70, un fronte compatto affacciato sulla cartolina della città. La luce filtra dalle vetrate per invadere i volumi dei piani, da una porzione del primo nasce l’ INTERNO NM.18. L’incarico arriva a conferma di una promessa ricevuta anni prima, durante un’estate a Formentera e si traduce in un progetto d’interni che risponde alle richieste della committenza, un rifugio dove fermarsi, ricevere gli amici, coltivare le passioni. L’area panoramica dell’immobile è destinata alla zona giorno, un open space, dove le funzioni si confrontano tra loro senza filtri, fatta eccezione per l’ingresso, che con dei pannelli scorrevoli si slega dal contesto, creando all’occorrenza uno studio dall’atmosfera intima. Un volume centrale all’ambiente, necessario a coprire pilastri e impianti condominiali, offre lo spazio per arredi su misura e un camino bifacciale. Semplice nelle linee ma innovativa nei dettagli, la cucina copre un’intera parete dell’open space, lasciando ad un’isola in vetro le funzioni principali; mentre l’area pranzo, collocata nello spazio a ridosso dei due balconi panoramici, funge da filtro fra la cucina e la zona relax. Marmi in grandi lastre, specchi in colore, vetri satinati, dettagli in rame e oro arricchiscono un ambiente, dove il lusso non è mai negato e cerca l’equilibrio tra gli arredi scelti per il luogo e altri provenienti da precedenti acquisti. Una porzione di parete di legno sfaccettato, in essenza o laccata, a secondo del punto di vista, scorrendo, offre un doppio accesso. Da un lato il bagno ospiti, uno scrigno prezioso, dove lo spazio si smaterializza grazie ai riflessi tra i materiali di rivestimento; dall’altro apre sul disimpegno della zona notte, uno spazio neutro con pavimento in legno e porte scorrevoli con un effetto a scomparsa, che conduce ad un locale di servizio e alle due camere. La camera degli ospiti è priva di decori, con arredi essenziali e armadi a scomparsa nelle pareti, un ambiente pronto ad adattarsi alle esigenze di chi accoglie; servita da un bagno che, al legno del pavimento d’ingresso e dell’arredo su misura, contrappone l’alabastro dalle sfumature avorio. La camera principale si apre su un disimpegno che anticipa la decorazione della parete retro/letto, mentre le gli specchi fumè celano arredi su misura; dotata di un’atmosfera intima, grazie alla luce della finestra con affaccio sul giardino, enfatizzata dal pavimento in legno, le librerie in essenza e il decoro murale. D’impatto è il sistema di pannelli di legno, che conduce agli altri due ambienti:   il centrale fisso contenente la TV, i due laterali aperti uno verso la cabina armadio e l’altro verso il bagno in lastre dai   toni verde-blu dell’amazzonite. Girando tra gli ambienti della casa non mancano materiali e arredi pregiati, piccole curiosità, tutti elementi legati all’attrazione istintiva della committenza verso un oggetto o un dettaglio; a me il ruolo di trovare armonia tra il progetto d’interni avviato e il gusto personale della committenza.

 

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Committente: Privato
Anno: 2018
Partner Tecnici: Barretta & C. srl, Immagini Arredamenti, Mangiacapre Ceramiche, C.G. Costruzioni srl
Fotografie di Mario Ferrara