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Una casa silenziosa, a pochi passi da Piazza Dante, nel cuore di Napoli, dove tutto e il contrario di tutto accade chiassosamente e con una velocità inarrestabile. Eppure tra le mura di quest’attico “sospeso” regna il silenzio e la calda accoglienza di un interno dove una delicata ossessione per il dettaglio e la continua ricerca di equilibrio tra antico e moderno parla della committenza.
90 mq posti all’ultimo livello di uno stabile di impianto ottocentesco, già ristrutturati un decennio prima dell’acquisto, mortificandone le spazialità. L’altezza persa tra sovrapposizioni di cartongesso e affacci chiusi dall’ossessiva ricerca di spazio dei precedenti proprietari. “Mi sono messo a lavoro come avrebbe fatto un cercatore d’oro”, con pazienza abbiamo completamente spogliato l’immobile da tutte le stratificazioni delle ultime ristrutturazioni, da qui è emerso un meraviglioso solaio di legno dei primi dell’800, restaurato e lasciato a vista, e una splendida balconata, stretta ma che circonda l’intero immobile, che ha restituito alla casa gli originari affacci sula piazza. Una pianta a “L” suddivisa in tre grandi ambienti da due spessi setti in muratura portante. Nel primo ambiente ha trovato spazio l’ingresso della casa, piccolo ma funzionale grazie ad arredi su misura che rispondono alle specifiche esigenze dei committenti, e la cucina sobria e capiente grazie all’alternanza di dispense alte e piani di lavoro essenziali.
Come pavimentazione di questi primi ambienti si è scelta la graniglia 20×20, tipica della tradizione napoletana, colorata e dal decoro di memoria, che nella versione monocolore riveste anche la porzione di balcone a servizio della cucina, dove si è ricavata una comoda dispensa. Nel secondo ambiente, il più grande della casa, con due ampie porte/finestre che conducono al balcone, è stato collocato il salone, dove una parete inclinata, volutamente bassa per non intaccare il solaio ligneo, cela alla vista il bagno ospite; un piccolo gioiellino studiato in ogni dettaglio. Grandi lastre in pietra chiara e un’alta zoccolatura in pietra lavica caratterizzano l’ambio salone, arredato con pezzi di diversa provenienza, lasciando l’attenzione dell’ospite alla porzione più grande dell’antico solaio di legno. Le lastre scure rivestono anche la porzione di balcone destinata al salone. Nel terzo ambiente ha trovato posto un’intima zona notte cui è stata dedicata molta attenzione progettuale. Una porta a scomparsa conduce dal salone direttamente alla camera, arricchita da arredi su misura che giocano sull’alternanza di due essenze legno, chiara per i volumi e una scura per i dettagli. La camera ricca di aperture è servita dall’ultima porzione del balcone panoramico, dove è stato ricavato un capiente deposito; una porta scorrevole a scomparsa, da accesso alla piccola cabina scarpe, dove ampie vetrate scorrevoli consentono di godere della vista su San Martino. L’ultima apertura della camera, conduce alla cabina armadio, con arredi a misura, che fa da filtro alla lavanderia e al bagno notte, rivestito con grandi lastre opache, ispirate alla bellezza classica del marmo che si fonde al dinamismo di venature e cromie dal sapore contemporaneo. Il verde muschio, colore dominante della zona notte, funge da elemento di raccordo tra il solaio di legno di castagno con il parquet in teak naturale che riveste tutti gli ambienti della zona notte. Tutte le tracce del passato dell’immobile sono state lasciate a vista e sapientemente restaurate, dal solaio alle piattebande in legno di castagno, ai sistemi di alleggerimento dei tompagni con cocci in terracotta, alle maioliche napoletane rinvenute in cantiere, che rivestono i setti di separazione del balcone dando vita a due comode sedute esterne; fino alla valorizzazione degli antichi varchi di passaggio, che conducevano agli altri ambienti dell’immobile, oggi un’altra unità abitativa, dove hanno trovato spazio mensole a giorno per le collezioni dei proprietari.
La sobrietà del grigio perla che domina la casa e interrotta dal Blu india e il verde muschio, che pongono l’accento sulle due murature portanti che distinguevano i tre macro ambienti dell’ immobile. A caratterizzare i due ambi vani di passaggio del primo setto portante, un’unica porta di legno, su progetto, che grazie a due maniglie di marmo può, ha secondo delle necessità, chiudere il salone dalla cucina o dall’ingresso. Il giallo partenopeo caratterizza invece la parete inclinata, che cela il bagno ospiti, dai decori neoclassici.
Un cantiere lungo e complesso, che ha necessitato di moderni interventi statici e antiche tecniche di restauro, lavorazione che hanno ha goduto della capacità di maestranze napoletane. Impianti di ultima generazione, offrono tutti i confort del vivere moderno, strizzando l’occhio alla necessità del risparmio energetico per il dovuto rispetto all’ambiente.
Il risultato finale è un incantevole piccolo attico partenopeo, dove nulla è lasciato al caso e dove volutamente sono state tenute fuori le ostentazioni e le tendenze delle “home design luxury” che ormai dilaga nel chiassoso mondo virtuale; puntando alla comodità, bellezza e raffinatezza del Mondo reale.

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COMMITTENTE: Privato
LOCALITÀ:Napoli
ANNO: 11/2022 – 06/2024
PARTNER TECNICI: Immagini Arredamenti, Esagno, Studio PI, Pellecchia 1969, TEPA textile & more.
FORNITURE: Porro, Pianca, Twils, Meson’s, Cielo ceramiche, Artemide.
FALEGNAMERIA: IANNACO ROBERTO srl
IMPRESA: EDIL 2GI srl.
Fotografie di Mario Ferrara